Tossina botulinica antiaging viso
Inizialmente la tossina botulinica venne utilizzata in medicina per prevenire gli spasmi neuromuscolari delle palpebre e per correggere lo strabismo, ma a partire dal 1987 cominciò ad essere utilizzata negli Stati Uniti anche nell’ambito della chirurgia estetica.
La parola BOTOX prende il nome dalla tossina botulinica che, dopo essere stata depurata, viene inoculata nei muscoli. Esistono sette tipi di neurotossina botulinica (A, B, C1, D, E, F e G) derivati da ceppi del batterio Clostridium Botulinum altamente selezionati in laboratorio. Quelli utilizzabili nell’uomo e presenti attualmente in commercio sono il tipo A (Vistabex, Vistabel, Botox, Botoxin, Dysport, Azzalure) e il tipo B (Myobloc e Neurobloc).
Vantaggi
Oggi i vantaggi di questo utilizzo in ambito di medicina estetica sono provati: il botulino offre risultati ottimali nella correzione di rughe d’espressione, specie tra le sopracciglia, le rughe inter-ciliari, delle cosiddette “zampe di gallina” e per il trattamento dell’iperidrosi (eccessiva sudorazione).
ll trattamento, pressoché non invasivo, risulta efficace e sicuro, come confermato da numerosi e recenti studi, è somministrabile mediante microiniezioni intramuscolari ambulatoriali e non necessita né di anestesia né di sedazione ed i suoi risultati, peraltro reversibili, sono ben visibili già dopo 7-15 giorni e duraturi, stimabili approssimativamente in 5-6 mesi.
Indicazioni all’utilizzo:
-Correzione rughe inter-ciliari;
-Correzione rughe d’espressione;
-Correzione delle cosiddette “zampe di gallina”;
-Lifting del collo e riduzione delle rughe del mento;
-Bruxismo
-Trattamento iperidrosi (riduzione sudorazione ascellare, palmare e plantare).
Controindicazioni
Non sono molte le controindicazioni all’utilizzo della tossina botulinica. Certamente non sono da trattare pazienti affetti da disturbi neurologici o in gravidanza. E’ inoltre sconsigliato di coricarsi nelle quattro ore successive al trattamento, fare attività fisica, esporsi al sole, sottoporsi a saune e massaggiare le zone trattate.